Le lancette dell’orologio si fermano all’alba del 7 settembre scorso quando due carabinieri in servizio, dopo essersi offerti come ‘accompagnatori’ di due studentesse americane, avrebbero abusato di loro in un palazzo del centro storico. Questo, secondo la denuncia presentata dalle stesse ragazze. Sulla base degli elementi fin qui raccolti da investigatori e dal pool di magistrati che indaga sul caso, la procura di Firenze ha iscritto sul registro degli indagati i due militari.
L’accusa, se dimostrata, è pesantissima: violenza sessuale. Gli inquirenti hanno identificato i due carabinieri anche grazie ad alcune telecamere che hanno ripreso il passaggio della pattuglia. Pattuglia che, insieme ad altre due auto, era intervenuta per riportare la calma davanti a una discoteca cittadina. Le ragazze, che sono state più volte ascoltate dai magistrati e dagli uomini della squadra mobile della questura di Firenze, hanno passato la notte in una località protetta, mentre nella giornata di ieri erano state in ospedale per gli accertamenti previsti in questi casi. L’iscrizione sul registro degli indagati, che potrebbe apparire burocraticamente come un ‘atto dovuto’, giunge, in realtà al termine di un serratissimo lavoro tra investigatori e magistratura, al termine il pool di investigatori ha verificato l’esistenza di ‘elementi di fondatezza’ nel racconto delle due giovani.
In mattinata intanto si è scoperto che la Procura Militare di Roma ha aperto un’indagine per i propri aspetti di competenza in relazione alla denuncia di due studentesse americane che sostengono di essere state violentate a Firenze da due carabinieri. “Gli accertamenti sono ancora in corso ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse”, così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha commentato il caso delle due giovani americane che hanno denunciato di esser state violentate da due carabinieri a Firenze.
Il ministro ha parlato durante un intervento al “Tempo delle donne“, a Milano. “Si tratterebbe, e usiamo ancora il condizionale, di un episodio gravissimo”, ha aggiunto, “lo stupro è sempre qualcosa di grave, ma è di gravità inaudita se viene commesso da carabinieri in uniforme perché i cittadini si rivolgono loro e a quella divisa per avere rassicurazioni e sicurezza. Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni, abbiamo appreso tutto dai media, ma qualora l’accusa dovesse essere ufficializzata, i due carabinieri verranno immediatamente sospesi e seguiremo le indagini”.
Fonte: AGI